Daily Archives: 10 Agosto 2013
Il laico cristiano dei tempi nuovi di Matteo Perrini
Thomas More ed Erasmo da Rotterdam si incontrarono per la prima volta a un pranzo del Lord Mayor di Londra nell’estate del 1499. More aveva allora ventidue anni, Erasmo una decina di più, e fu subito amore a prima vista. I due differivano in tutto, o quasi: per l’ambiente in cui erano cresciuti, per l’educazione ricevuta, per il temperamento che si portavano appresso; ma quando s’incontrarono, scoprirono le loro affinità elettive e l’uno diventò all’altro insostituibile e prezioso.
LETTERA DI SAN TOMMASO MORO ALLA FIGLIA
Mia cara Margherita, io so che la mia cattiveria, meriterei di essere abbandonato da Dio, tuttavia non posso che confidare nella sua misericordiosa bontà, poiché la sua grazia mi ha fortificato sino ad ora e ha dato tanta serenità e gioia al mio cuore, da rendermi del tutto disposto a perdere i beni, la patria e persino la vita, piuttosto che giurare contro la mia coscienza. Egli ha reso il re favorevole verso di me, tanto che finora si è limitato a togliermi solo la libertà. Dirò di più. La grazia di Dio mi ha fatto cosi gran bene e dato tale forza spirituale, da farmi considerare la carcerazione come principale dei benefici elargitimi.
L’EROISMO DI SAN TOMMASO MORO, PATRONO DEI POLITICI
Questo splendido film vincitore di 6 Oscar (tra cui: miglior film, migliore regia, migliore attore protagonista, miglior sceneggiatura), pone una cruciale problematica: che cosa realmente siamo? O meglio che cosa fa di noi stessi…”noi stessi”?
Al di là della nostra quotidiana esperienza di vita fatta di lavoro, amicizie, affetti, successi e fallimenti, esperienza soggetta al mutare delle maree del tempo, c’è un qualcosa che non saremmo mai disposti a fare, anche di fronte alle più sfrenate possibilità di arricchimento, successo, potere? Riusciremmo a dire “NO!” qualora sentissimo che la parte più profonda e nobile di noi stessi sarebbe irrimediabilmente violentata dal nostro svenderci? Abbiamo veramente dentro di noi un qualcosa di immutabile, geneticamente non programmato per adattarsi e sopravvivere sempre e comunque?
Cerchiamo un po’ di Tommaso Moro in ognuno di noi di Federica Chiavaroli
Riflettendo sul discorso tenuto dal Santo Padre, Benedetto XVI, alla Westminster Hall il 17 settembre 2010, ho constatato la straordinaria attualità della vicenda di Tommaso Moro. La sua figura oggi rappresenterebbe di per sè un ossimoro, una contraddizione in termini: un Politico Santo. In questo momento, nel quale demagogia, populismo e sentimenti di antipolitica dominano il nostro Paese, accostare la figura di un politico alla santità è quanto di più distante possa esserci dall’opinione comune. E proprio per questo, riflettere sulla figura di Tommaso Moro è ancora più utile, in quanto è testimone della irrinunciabilità della libertà di coscienza ed insieme della responsabilità di un uomo di stato.